I MERCATI DI TRAIANO |
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LE ATTIVITA' ESPOSITIVE
Dopo la riscoperta del complesso traianeo e
il massiccio intervento integrativo e ricostruttivo degli
anni 1926-1934, i nuovi spazi furono utilizzati per esposizioni
di vario tipo, collegate alla funzione commerciale che all'epoca
gli studiosi attribuirono al complesso: dalla mostra dei fiori
a quella sugli allevamenti di ovini del Lazio. |
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Dall'inizio degli anni Novanta emerge invece
l'interesse di grandi artisti contemporanei per l'architettura
dei Mercati di Traiano, che sembra proporre una sfida tra
l'antico e il moderno, e la vocazione espositiva degli ambienti
si evidenzia anche con le prime esposizioni di materiali archeologici.
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Nel 1992 Peter Erskine presenta nei Mercati di Traiano,
per la prima volta in Italia, una complessa installazione:
i raggi solari sono scomposti nei colori primitivi dello spettro
e immessi negli ambienti antichi, trasformando con il gioco
di luci le strutture e i materiali marmorei.
La fusione tra messaggi artistici e naturalistici è
stata ripetuta con una metodologia del tutto innovativa nel
corso del 2000. |
Nello stesso anno, Anthony Caro, tra i maggiori artisti
viventi, espone per la prima volta a Roma un'ampia retrospettiva
delle sue opere più significative: il criterio espositivo
porta ad esaltare il rapporto con l'architettura antica ,
nel tessuto continuo degli spazi interni ed esterni, creando
un dialogo originale tra le opere, il monumento e la città. |
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Nel 1995, mentre si programmano importanti interventi di
restauro, si apre la prima vera mostra archeologica, primo
passo per il Museo dei Fori Imperiali.
Il titolo - I luoghi del consenso imperiale. Il Foro di Augusto.
Il Foro di Traiano - sottolinea la funzione ideologica della
complessa articolazione architettonica e scultorea dei Fori,
attraverso alcuni degli esempi più significativi dei
materiali marmorei appena restaurati e in alcuni casi ricomposti. |
Dopo la riapertura del complesso in occasione del Giubileo
del 2000, si ha l'esposizione personale delle opere di Richard
Serra, con la quale l'artista si misura con gli spazi delle
architetture antiche ridefinendoli attraverso il gioco di
equilibri delle masse e dei pesi delle sue opere. |
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All'inizio del 2001 la grande rassegna "Novecento. Storia
e Arte in Italia" ha permesso di ammirare dipinti, sculture
e installazioni inserite sapientemente negli spazi antichi,
e in alcuni casi interagendo con i reperti presenti nelle
sale. |
Sempre nel 2001 Eliseo Mattiacci ha invece affrontato la
sfida del confronto con l'architettura traianea con opere
appositamente concepite in rapporto con lo spazio antico,
ricomponendo un unico percorso ispirato al cosmo e alla percezione
dello spazio. |
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Nel settembre 2002 inaugura la grande esposizione
"I Marmi Colorati Della Roma Imperiale".
La mostra sintetizza le varie prospettive dalle quali può
essere esaminato il fenomeno della produzione e dell'uso dei
marmi colorati nell'antichità. |
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